sabato 13 ottobre 2012

Sergio Sorrentino: Tempus Fugit (Silta Records, 2012)

L’album di Sergio Sorrentino “Tempus Fugit” porta in copertina la dicitura “Past and Future in the Contemporary Guitar Music”. Segno che il chitarrista intende intraprendere in questi dieci brani un viaggio chitarristico in grado di esplorare e unire in un unico discorso il passato e l’attualità dello stile chitarristico, con uno sguardo rivolto al futuro. Idea ambiziosa, e dunque interessante. Ne viene fuori una musica ostica, tra improvvisazioni, brani originali e riletture senza tempo, che amano percorrere territori scoscesi, fatti di suoni ora staccati e distanti, ora di intrecci dall’intenzione labirintica. Sorrentino utilizza un linguaggio molto personale, che difficilmente trova paragoni nel panorama avanguardistico. Si serve di chitarra barocca, chitarra battente, elettrica e nastri per dar vita a un complesso gioco di riflessi, dove l’imprevisto è dietro l’angolo, e nel quale non c’è traccia di soluzioni accomodanti e senza un significato ben preciso. All’interno del booklet ci sono delle note esplicative dello stesso Sorrentino, decisive per accopagnare un ascolto altrimenti senza un chiaro punto di partenza.

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