sabato 24 dicembre 2011

Agrado: “Rumore Bianco”


Quando è il rifacimento di un brano molto famoso la traccia meglio riuscita di una scaletta c’è da diffidare, a ragion veduta, dal resto del programma. È il caso di “Piccola Luce”, versione in italiano dell’evergreen “Change” dei Tears For Fears, che gli Agrado producono mettendo in risalto una buona duttilità esecutiva, e una decisa voglia di andare a pizzicare le giuste corde emozionali. Intenti apprezzabili, ma che non vengono mantenuti sullo stello livello per il resto del loro “Rumore bianco”. Album onesto, va detto, ma che troppo spesso scivola nei classici tranelli che il pop italiano porta dentro di sé. Il dito è puntato verso i ritornelli eccessivamente ammiccanti, le forme smaccatamente filo-commerciali e quell’andamento che continuamente richiama in mente cose già sentite, logore nel loro continuo riproporsi. I ragazzi hanno delle qualità, lo si evince dal modo in cui sono messe in piedi le strutture ritmiche e melodiche, ma mancano sotto il profilo della determinazione e della voglia di tirare fuori dal sacco la propria linfa vitale, quella stessa voglia che li fa alzare la mattina per attaccare gli strumenti agli amplificatori.

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